Cotto di Ogliara
L’addetto alla preparazione dell’argilla, nelle faenzere della Vietri sul Mare ottocentesca, era chiamato fattore della creta o mastro ’e creta. Al contrario degli altri ceramisti, lavorava all’esterno della fabbrica. Un compito modesto e faticoso, il suo, ma fondamentale: assicurava in ogni stagione dell’anno che l’argilla fosse ben purificata e che il suo impasto fosse omogeneo e senza bolle d’aria…
Continua a leggere
Luci Vietresi
Tra i ceramisti, specie a Vietri sul Mare, il fornaciaio è considerato da sempre un alchimista. È grazie a lui che i colori, smorti e sbiaditi, prendono quasi per incanto vita dopo una sapiente cottura: i neri diventano smeraldi, i viola blu marini, i giallastri squillanti arancioni…
Continua a leggere
Maree Mediterranee
Cotto di Ogliara ha ereditato questa tradizione, credendo ancora oggi nel suo fascino. Ieri i luoghi del miracolo erano i forni a legna, alti come case, oggi sono i forni a muffola, come nella fabbrica De Maio, dove la cottura ottimale è garantita…
Continua a leggere
Pietre Amalfitane
Il cotto naturale rustico De Maio attinge alla tradizione plurisecolare di Ogliara e di Rufoli, utilizzando le terre del luogo. Una lavorazione semimanuale, che parte da una massa di argilla pura e da una ricetta apposita e segreta…
Continua a leggere
Terre del cielo
Superfici increspate o lisce, lucenti come seta o come madreperla, le ceramiche Cotto di Ogliara rispettano il genius loci, declinando con delicatezza colori e tonalità che ricordano il proprio territorio...
Continua a leggere
Le forme del Cotto di Ogliara
Quadrati
7 X 7
10 X 10
15 X 15